Cerca e trova immobili

SVIZZERAResidenze secondarie, fino a 400mila sfuggono alla legge

19.05.23 - 14:06
Preoccupa la problematica della carenza di alloggi.
Tipress (simbolica)
Fonte Ats
Residenze secondarie, fino a 400mila sfuggono alla legge
Preoccupa la problematica della carenza di alloggi.

BERNA - Sono tra le 300'000 e le 400'000 le residenze secondarie che sfuggono alla relativa legge. È la stima avanzata dal Consiglio federale, che cita i calcoli dei comuni con una percentuale di seconde case inferiore al 20% rispondendo a un'interpellanza del consigliere nazionale Bastien Girod (Verdi/ZH).

In totale, in Svizzera ci sono circa 4,7 milioni di alloggi, di cui circa 3,95 milioni sono occupati in modo permanente e contano quindi come abitazioni primarie, precisa il Governo nella sua risposta pubblicata oggi.

Nei comuni che hanno una percentuale di abitazioni secondarie inferiore al 20% e che non sono quindi soggetti alla relativa legge, gli alloggi sono invece circa 4,2 milioni, mentre le abitazioni primarie ammontano a circa 3,7 milioni. Del restante mezzo milione di alloggi circa, solo una parte possono essere equiparati alle abitazioni primarie.

L'Esecutivo cita casi di cambiamento di utilizzazione, abitazioni per scopi professionali e di formazione, occupate da uno stesso nucleo familiare all'interno dello stesso edificio, di servizio, occupate da persone non soggette all'obbligo di annuncio, sfitte, alpeggi o inabitabili.

Poiché il numero di abitazioni equiparate alle abitazioni primarie tende a essere comunicato solo da quei Comuni che hanno una quota di abitazioni secondarie vicina al 20%, il numero di tali abitazioni nei Comuni non soggetti alla legge sulle abitazioni secondarie non è noto e ci si affida alle stime delle residenze non primarie.

Il Consiglio federale cita i cambi di destinazione d'uso, le esigenze di lavoro o di formazione, l'uso di due abitazioni nello stesso edificio da parte della stessa famiglia, le abitazioni di servizio, l'occupazione da parte di persone non soggette all'obbligo di registrazione, la non occupazione di un'abitazione, l'uso stagionale o l'inabitabilità.

Girod è preoccupato dalla carenza di alloggi e chiede alla Confederazione di intervenire. La settimana scorsa il ministro dell'Economia Guy Parmelin ha partecipato a una tavola rotonda su questo tema. Nei prossimi mesi Confederazione, Cantoni, Comuni e città istituiranno un gruppo di lavoro congiunto per individuare le modifiche legislative e normative da apportare per rendere più flessibile questo settore. L'obiettivo è quello di arrivare a un piano d'azione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

A_Loc 1 anno fa su tio
Nel Locarnese, la quasi totalità dei comuni sfora il limite del 20%. In alcuni comuni "urbani" si va ben oltre quella soglia: Minusio 40%, Muralto 45%, Ascona 54%, Orselina 68%, Brione s/m 70%. Nonostante la popolazione residente si mantiene abbastanza stabile, c’è un fermento edilizio che manco a Dubai. Eppure, paradossalmente, i prezzi delle case sono notevolmente aumentati negli ultimi anni. Forse le seconde residenze c’entrano qualcosa… I residenti, dunque, si vedono deturpare il paesaggio e un aumento dei prezzi sul mercato immobiliare. Quanto costa ai residenti mantenere in buona salute il settore edilizio? Davvero, non è possibile pensare di puntare su settori più virtuosi per l’economia locale?

UtenteTio 1 anno fa su tio
I problemi, quelli grassi!

A_Loc 1 anno fa su tio
Risposta a UtenteTio
Se l'aumento delle residenze è un fattore che incide sull'aumento dei prezzi sul mercato immobiliare e porta le persona e spendere qualche centinaio di CHF al mese in più per l'affitto o a non poter accedere a un'ipoteca, beh, allora, forse è un problema... Quanto meno, credo sia utile, riflettere sul fenomeno e cercare di capirne le conseguenze

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a A_Loc
A_Loc, hai ragione sulle molto probabili conseguenze dell'eccesso di residenze secondarie. Tra l'altro i proprietari delle residenze secondarie pagano le tasse altrove e i costi delle infrastrutture pubbliche vengono sopportati dai residenti.

A_Loc 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
vero. è anche vero che pagano una tassa di soggiorno forfettario. il problema è che il loro numero e il loro potere acquisitivo spinge sia verso un aumento dei volumi che ad un aumento dei prezzi sul mercato immobiliare. Capisco che in zone periferiche possano riattivare anche socialmente dei paesini di montagna, ma nelle zone urbane diventa un problema

Voilà 1 anno fa su tio
E cosa vorrebbero fare, espropriare le residenze secondarie?

A_Loc 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
Non si tratta di espropriare, ma di iniziare a mettere un tetto alle nuove seconde residenze. Se in un comune dell'area urbana si arriva al 40-50-70 % di 2e residenze, forse bisogna incominciare a ragionare sul fatto di non concedere più possibilità di vendere/affittare come seconde residenze

dan007 1 anno fa su tio
Scandaloso
NOTIZIE PIÙ LETTE